TERAMO – Scene da guerriglia urbana nel centralissimo corso San Giorgio, in un sabato pomeriggio che porta verso il periodo natalizio. Non è la scena di una fiction ma la cruda e triste realtà di una contrapposizioe politica che a Teramo spesso riesce a tenere in ostaggio il cuore della città e tanta gente lontana da questa deprecabile realtà. Il presidio autorizzato di Forza Nuova che distribuiva volantini contro l’alto costo del lavoro e per una politica più dura di contrasto all’immigrazione clandestina si è trasformata nell’ennesima occasione per mettere contro giovani e giovanissimi di opposti orientamenti politici. Tutto è cominciato verso le 17.30 quando il gruppetto di Forza Nuova, proveniente da Pescara e capeggiato dal segretario provinciale e regionale Marco Forconi, si è sistemato in largo San Matteo, sotto alla prefettura. Erano attesi non solo da un nutrito gruppo di forze dell’ordine, polizia, carabinieri e guardie forestali, ma anche da una trentina di giovani di sinistra che hanno intonato cori e slogan contro di loro. Tutto è rimasto nella ‘normalità’ di due gruppi che si fronteggiavano a distanza, mostrando denti e muscoli, tra i quali si è frapposto il reparto mobile della polizia di Stato di Senigallia: tutto normale, insomma, se normale può essere considerato uno sbarramento di polizia in pieno corso e in pieno pomeriggio di sabato. Corso blindato, roba da rossi contro neri degli anni ’70… La situazione è degenerata quando il diversivo, prevedibile e previsto, ideato dai giovani di sinistra ha portato a più vicina distanza i due gruppi, stavolta dal fronte opposto, quello dei magazzino Oviesse. I cori sono diventati più minacciosi, la reazione è partita stavolta da quelli di Forza Nuova, ed è stato proprio Forconi a lanciare una bandiera di FN contro la fazione opposta e a cercare di raggiungerla per avere il contatto fisico. Tentativo abortito per il pronto intervento della Digos e delle altre forze dell’ordine, come le nostre foto testimoniano. E’ stato il primo round. Il secondo a distanza di pochi minuti: altre offese, altri cori, altra corsa verso l’opposto fronte politico. Stavolta il parapiglia è stato maggiore, perchè più persone di Forza Nuova vi hanno partecipato e più ‘deciso’ è stato l’intervento del reparto mobile per smorzare gli animi. Si è tornati così alla situazione iniziale: il volantinaggio di fatto si è concluso, i giovani di destra in largo San Matteo, quelli di sinistra all’altezza della Banca Tercas, in mezzo la celere. Nel mentre il passeggio cercava di prendere il sopravvento su una situazione paradossale e ricca di tensione, di tentare di riportare alla normalità, quella vera, un sabato pomeriggio strano. Gli esponenti di Forza Nuova sono stati invitati ad andare via per motivi di ordine pubblico e sono stati scortati dalla polizia verso l’uscita della città, in direzione Pescara. A quel punto, venuto meno l’oggetto del contendere, anche dall’altra parte, dopo alcuni cori contro la polizia, c’è stato il rompete le righe. Il sabato demenziale si è chiuso qui. La seconda parte verrà giocata nelle stanze della questura e della caserma dei carabinieri: le riprese televisive e quelle delle telecamere di sicurezza della prefettura sono ricche di materiale di indagine. E’ sicuro che gli identificati e i denunciati saranno diversi e andranno ad allungare la lista già ricca di interdetti, denunciati o arrestati.